Un video della collezione PE24 di Dolce&Gabbana mostrata durante la Settimana della Moda a Milano.
Quando evoluzione significa anche guardare al proprio passato
Un’ode alla propria identità costruita nel tempo, e un ritorno alle origini, ossia a quei pezzi che hanno cambiato la storia della moda. E’ così che Domenico Dolce e Stefano Gabbana presentano la loro collezione primavera estate 2024, per festeggiare l’anno in cui la prestigiosa maison compirà 40 anni di storia. Una storia fatta di capi iconici e simboli divenuti oramai riconoscibili anche al pubblico più giovane, e che oggi ritornano in passerella: il pizzo nero e lo chiffon trasparente che danno vita a camicie e boudoir looks, il taglio affusolato della giacca che enfatizza il fisico, come i bustier drappeggiati sul corpo maschile per evidenziare busti muscolosi; e ancora, canottiere e maglioncini a costine aderenti, gilet scoperti sul dietro e cappotti sartoriali; il romanticismo dei fiori appuntati all’occhiello o quelli ricamati sull’organza.
Ciò che resta è quel che prescinde dalle tendenze passeggere e dalle ossessioni dettate dai social, per riportare al centro quell’identità che ha fatto di Dolce&Gabbana ciò per cui oggi è tanto identificabile. “Creare moda vuol dire assumersi una responsabilità e noi siamo orgogliosi quando da un’immagine riusciamo a riconoscere il nostro stile“, affermano i due designer al timone.
Guarda anch’egli alle proprie origini Neil Barrett, di ritorno sulle passerelle milanesi, per re-inventare soluzioni del vestire ancorate al Minimalismo maschile degli anni 90, quello di cui lui stesso è stato pioniere. Ecco che la collezione si articola intorno al concetto di uniforme, quell’abito da lavoro che Barrett ripropone elevandolo nei materiali, reinventandolo nel colore, riproporzionando le forme e riadattandole ad oggi. La formalità si attenua, il fit si allenta e diviene più morbido, il pantalone si accorcia al ginocchio, la t-shirt sostituisce la camicia. Restano però l’ossessione per il dettaglio, la qualità della fattura sartoriale e di quella dei tessuti utilizzati. “Questa collezione riflette contemporaneamente un’evoluzione – del brand e dell’uomo che l’indosserà – e una continuazione della filosofia e dell’identità del brand insieme“, legge il comunicato stampa della maison.
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